Il fisco americano potrebbe ora rivalersi infliggendo pesanti multe alle filiali degli istituti di credito
Fisco, niente accordo tra Usa e Svizzera
Berna boccia di nuovo la legge
19 giugno 2013
No alla richiesta di discutere con urgenza la legge fiscale richiesta dagli Stati Uniti per regolamentare le bancheelvetiche
Proprio poche ore dopo che il G8 ha dichiarato guerra ai paradisi fiscali, la Svizzera lancia il suo guanto di sfida al mondo: il parlamento di Berna ha definitivamente affossato lipotesi di accordo con gli Usa e che avrebbe consentitodi perseguire i cittadini americani con un conto nelle banche elvetiche. La bocciatura č sonora perché il governosvizzero ne aveva raccomandato lapprovazione temendo lacuirsi di forti tensioni con gli Stati Uniti. Il fiscoamericano potrebbe ora rivalersi infliggendo pesanti multe alle filiali degli istituti di credito elvetici doltreoceanoaccusate di aver agevolato lesportazione di capitali; le sanzioni dellamministrazione Obama hanno giŕ colpitoduramente la Ubs e la banca Wegelin, una delle piů antiche della Svizzera, che č stata costretta a chiudere sotto ilpeso di una multa di 78 milioni di euro.
IL SEGRETO BANCARIO – Laccordo definitivamente bocciato mercoledě pomeriggio dalla Camera Bassa(lequivalente della camera dei deputati) di Berna avrebbe aperto una storica breccia nel muro del segreto bancario. La Svizzera, incalzata dalla comunitŕ internazionale, era pronta a varare un provvedimento denominato Lex Usa con il quale toglieva il suo ombrello di legge al mondo del credito, autorizzando le singole aziende a trasmettere allagiustizia americana i dati sui loro clienti Usa. Washington, questo era stato uno degli argomenti a sostegno della LexUsa, minacciava di far pagare per ritorsione una cifra che oscilla tra i 10 e i 20 miliardi di euro. Nel dibattitoparlamentare sono prevalse le posizioni conservatrici (dellUdc in particolare, partito di maggioranza relativa in Svizzera) che vedevano nella posizione caldeggiata dal governo un cedimento alle pressioni provenienti dallestero e un vulnus irreparabile nella storica privacy bancaria elvetica.
LA BOCCIATURA – Passata di stretta misura alla Camera Alta (il Senato svizzero) la legge ha ricevuto due sonorebocciature dallaltro ramo del parlamento (123 contrari e 63 favorevoli), indirizzando la Lex Usa su un binario morto. Ora la giustizia americana potrebbe aprire una serie di processi nei confronti delle banche svizzere accusandole di aver agevolato la fuga dei capitali. Non a caso la prima reazione alla bocciatura č arrivata dallassociazione deibanchieri. ŤIl provvedimento si legge in un loro comunicato avrebbe rappresentato il modo migliore per garantirela certezza del diritto e perché le banche potessero chiudere definitivamente il loro contenzioso con gli Stati Unitiť. Lassociazione auspica ora un nuovo intervento chiarificatore da parte del governo.
Claudio Del Frate